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Quale fattore di comportamento per una sopraelevazione in legno su struttura esistente in c.a.?
Quale fattore di comportamento posso utilizzare per una sopraelevazione in legno su condominio esistente con struttura in cemento armato a telaio?
Risposta a cura di Daniele Casagrande, Istituto per la Bioeconomica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBE)
Pubblicato il 29/08/2023
La progettazione sismica di una sopraelevazione in legno su una struttura esistente in cemento armato deve essere effettuata rispettivamente in accordo ai capitoli 7.7. e 8 delle NTC 2018.
Innanzitutto è bene ricordare che, in caso di sopraelevazione di una struttura esistente, come riportato al punto 8.4.3, è necessario procedere ad un intervento di adeguamento sismico. Si dovrà dunque procedere ad un progetto riferito all’intera costruzione che dovrà riportare le verifiche dell’intera struttura. A tale scopo sarà fondamentale adottare uno dei metodi di analisi e di verifica elencati al punto C8.7.2.2. La progettazione della sopraelevazione della sovrastruttura in legno non può dunque prescindere da una verifica globale dell’intera struttura post-intervento.
Qualora si decida di utilizzare un’analisi statica lineare con fattore di comportamento q, le NTC18 non riportano alcuna indicazione di quale fattore di comportamento da utilizzare per una sopraelevazione su struttura esistente in c.a..
Sembrerebbe plausibile rifarsi a quanto contenuto al punto 7.8.5 delle NTC 18 per le strutture miste di nuova realizzazione costituite da struttura muraria nella parte inferiore sormontate da un piano con struttura in c.a. acciaio o legno. Nel caso di analisi lineare è riportato come per la verifica della parte superiore... si utilizzi il fattore di comportamento adatto alla tipologia costruttiva e alla regolarità della parte superiore, comunque non superiore a 2.5.
Poiché tuttavia all’interno delle NTC18 non esiste un’estensione diretta di tale metodologia di analisi alle costruzioni esistenti in c.a. (si parla infatti di strutture miste in muratura di nuova realizzazione), non sembra possibile per quanto plausibile, a giudizio dello scrivente, rifarsi a tale punto per il caso in esame.
E’ bene precisare inoltre, che soprattutto nel caso di struttura esistente, con buona probabilità l’eventuale dissipazione energetica avverrà nei piani inferiori della struttura stessa (e dunque nella parte esistente) mentre la sovrastruttura assumerà probabilmente un comportamento elastico.
Si consiglia dunque di adottare per la sopraelevazione in legno, a favore di sicurezza, un valore del fattore comportamento relativo ad un comportamento non dissipativo . Sarà fondamentale in ogni caso procedere alla valutazione poi dell’intera struttura con uno dei metodi previsti al punto C8.7.2.2.