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Nella verifica a resistenza di un diaframma orizzontale di piano, nel caso di struttura non dissipativa, è necessario considerare eventuali sovra-resistenze?
Nella verifica a resistenza di un diaframma orizzontale di piano, realizzato in legno con ipotesi di impalcato rigido, nel caso di struttura non dissipativa (q<=1.50), è sufficiente verificare le connessioni di ripristino sulle discontinuità e degli elementi di piano (lesene, correnti, ecc) con i valori da modello o è necessario considerare eventuali sovra-resistenze?
Risposta a cura di Daniele Casagrande, Istituto per la Bioeconomica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IBE)
Pubblicato il 12/01/2023
Come riportato al punto 7.7.1 delle NTC18 qualora si adotti una concezione strutturale in accordo ad un comportamento NON dissipativo, “la capacità delle membrature e dei collegamenti deve essere valutata in accordo con le regole di cui al capitolo 4.4, senza nessun requisito aggiuntivo”.
Al punto C7.7.1 della Circolare esplicativa è inoltre specificato come per una struttura progettata a comportamento NON dissipativo, “non è necessario adottare i procedimenti tipici della progettazione in capacità”.
E’ possibile dunque affermare che la resistenza nel piano di un solaio all’interno di una struttura in legno progettata a comportamento non dissipativo deve essere valutata senza fare riferimento alla progettazione in capacità e dunque in relazione alle sole sollecitazioni derivanti dall’analisi sismica.
E’ importante sottolineare che l’ipotesi di diaframma rigido per gli impalcati sia di fatto non direttamente correlata alla scelta della concezione strutturale a comportamento dissipativo o non dissipativo, ma rappresenta un’assunzione correlata alla sola analisi strutturale (come riportato al punto 7.7.4 delle NTC18).