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- Il valore di resistenza termica R (W/mqK) deve crescere dall'interno verso l'esterno;
- il valore di resistenza alla diffusione del vapoe Sd deve decrescere dall'interno verso l'esterno.
#Tecniche costruttive #Isolamento termico #Condensa
Possibile utilizzare pannelli OSB come finitura?
Ho previsto l'esecuzione di pareti esterne con l'impiego di pannelli OSB spessore 18 mm (con coibentazione interna). I pannelli saranno avvitati a montanti in legno ad interasse di circa 130 cm. Chiedo quale rasante ottimale da impiegare per la parete esterna e se sia opportuno applicare una rete sull'intera superficie e non solo nei bordi di collegamento tra panelli.
Risposta a cura di Michele De Beni, Esperto di edifici ad alta efficienza energetica
Pubblicato il 21/01/2022
Le metodologie per progettare con la dovuta cura gli elementi opachi delimitanti un involucro riscaldato, si possono riassumere in due regole principali :
Il contemporaneo soddisfacimento di ambedue i requisiti è garanzia che eventuali passaggi di vapore nell'elemento edilizio non condensino nè in superficie, nè al suo interno, preservandone durabilità e prestazioni termiche.
Nel suo caso, posizionare un pannello OSB (Valore Sd variabile tra 30 e 50 a seconda della tipologia e dello spessore) all'esterno della parete, è quindi possibile solo nel caso al suo interno (lato finitura) venga posizionato un elemento, un telo freno vapore, con un valore Sd maggiore. Se questo non avvenisse, il vapore prodotto all'interno della abitazione si accumulerebbe sul retro del pannello OSB con conseguenze negative sulla sua durabilità, nonchè sullo strato di finitura ad esso applicato. Questo fenomeno sarebbe ben visibile nei punti in cui il pannello è fissato ai montanti, in quanto maggiore sarebbe la temperatura media della parete in quegli elementi rispetto a quelli con la coibentazione. Si pensi ad esempio ai pannelli prefabbricati in calcestruzzo utilizzati per gli edifici industriali in cui l'alternanza tra parti coibentate ed elementi cementizi è chiaramente visibile dall'esterno in base al diverso degrado (condensa) della superficie.
In merito alla tipologia di finitura, le evidenzio che se l'intonaco è realizzato con una tradizionale malta calce-cemento-sabbia, le sostanze presenti nel legno interferiscono con l'idratazione e non consentono quindi l'aderenza dell'intonaco al substrato. Questo sia che il substrato sia di legno massiccio, sia che sia realizzato con un pannello OSB. Si pensi ad esempio come sono separate le casseforme dai manufatti in calcestruzzo dopo la presa. Detto questo, per realizzare il rivestimento di pannelli di legno o derivati del legno sono maggiormente indicati "intonaci plastici", contenenti resine sintetiche, e in generale applicati su una "armatura" continua (reti di fibra di vetro etc.), valutando anche l'applicazione di un primer, se indicato dal produttore della finitura.
Più adatti a questo scopo sono pannelli di particelle legati con cemento (pannelli di legno "mineralizzati") che sono sottoposti ad un trattamento specifico che impedisce l'interazione diretta fra leganti della finitura e le sostanze presenti nel legno che rendono difficoltosa l'adesione.