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Le classiche lesioni fisiologiche da ritiro causano un indebolimento per la verifica a taglio?
Realizzato 2 anni fa un tetto in legno massiccio in centro storico, si sono verificate le classiche lesioni fisiologiche da ritiro. Ora il nuovo proprietario ha coinvolto un tecnico di fiducia che dice che tali lesioni sono fisiologiche solo sulla faccia inferiore, mentre su quelle laterali possono creare un indebolimento per la verifica a taglio e quindi vuole intervenire con delle chiodature. È vera questa considerazione?
Risposta a cura di Mauro Andreolli, TimberTech
Pubblicato il 06/12/2019
Va premesso che le lesioni da ritiro sono fisiologiche su tutte le facce dell'elemento, certamente da un punto di vista statico quelle sulla faccia inferiore sono meno significative.
Le fessurazione sulle facce laterali in effetti causano una riduzione dell'area a taglio: l'eurocodice 5 attuale prevede a tal proposito (si veda il punto 6.1.7 della norma) un coefficiente di riduzione kcr della larghezza dell'elemento proprio per tener conto in modo esplicito di tale aspetto. Di fatto nella sostanza cambia poco poichè a fronte di questa diminuizione dell'area resistente si è avuto un aumento della resistenza a taglio del legno massiccio (nella versione attuale della norma EN 338 la resistenza a taglio del C24 è di 4 MPa).
Si consiglia quindi di non allarmarsi e di procedere ad una verifica puntuale della resistenza a taglio. Nel valutare eventuali interventi si deve considerare che ad oggi non sono presenti metodi consolidati di calcolo, sebbene in letteratura siano presenti alcuni studi sui rinforzi di travi in legno a taglio mediante viti a tutto filetto inserite a 45°, le quali permettono di realizzare un collegamento molto rigido.
Risposta gentilmente concessa da promo_legno