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#Normativa #Proprietà meccaniche #Marcatura CE #Materiali da costruzione
Può il Direttore Lavori classificare a piè d'opera travature in legno massiccio di abete (nord Italia) sprovviste di certificazione CE?
Vi chiedo lumi riguardo la possibilità di classificare a piè d'opera travature in legno massiccio di abete (nord Italia) sprovviste di certificazione CE, ovvero: - premesso l'obbligo normativo di certificazione dei materiali ad uso strutturale - nota la provenienza e lo stato del materiale arrivato in cantiere (abete del nord Italia segato a sezione rettangolare e fuori cuore) - materiale sprovvisto di marcatura CE (e quindi classificazione) Può il direttore lavori accettare il materiale e provvedere ad una classificazione a vista secondo la UNI 11035:1 e 11035:2 (come indicato nella UNI EN 338) e verificarne quindi l'idoneità secondo il progetto strutturale?
Risposta a cura di Marco Luchetti, -
Pubblicato il 26/01/2021
In relazione alla questione posta, il testo delle NTC prevede ai fini certificativi tre diversi iter compresi nei punti a), b) e c) del paragrafo 11.1 (in sintesi marcatura CE attraverso norma armonizzata o ETA, o in alternativa a tali processi, una qualificazione ministeriale secondo le prescizioni dettate dal Servizio Tecnico Centrale).
A tal proposito si ricorda che per quanto riguarda il materiale "legno strutturale" al par. 11.7.10 ("Fabbricanti e Centri di Lavorazione") si introduce inoltre l'obbligo di denuncia di attività anche per il Centro di Lavorazione definito come segue:
"Si definiscono Centri di Lavorazione del legno strutturale, gli stabilimenti nei quali viene effettuata la lavorazione degli elementi base qualificati per dare loro la configurazione finale in opera (intagli, forature, applicazione di piastre metalliche, etc), sia di legno massiccio che lamellare. Come tali devono documentare la loro attività al Servizio Tecnico Centrale, il quale, ultimata favorevolmente l’istruttoria, rilascia un Attestato di denuncia di attività (...)"
Venendo quindi alla questione posta e vista la struttura normativa di cui sopra, una certificazione a piè d'opera su materiale nuovo non si sostituisce ai criteri esposti in materia di accettazione del materiale in cantiere.
Questione diversa è un'attività di diagnosi sull'esistente, dove, in via semplicistica, attraverso la UNI 11119 ("Beni culturali - Manufatti lignei - Strutture portanti degli edifici - Ispezione in situ per la diagnosi degli elementi in opera"), il professionista assegna ad ogni elemento un proprio profilo resistente.