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#Connessioni #Calcolo strutturale
Quale tecnologia mi consigliate per realizzare un solaio composto?
Dovrei consolidare un solaio in legno di dimensioni m 8,06 x 4,90 con il classico rinforzo tramite soletta collaborante in cls, connettori e rete elettrosaldata. Il solaio è formato da travi di sezione circolare di diametro circa 14 cm, di legno massiccio e ed un assito di spessore 2 cm. Si tratta del soggiorno di un appartamento in un palazzo della vecchia Milano, inizio 900. Il tecnico mi ha consigliato indifferentemente la connessione legno-cls tramite connettori con viti a 45° o tralicci metallici con viti ortogonali. Quali di questi 2 tipi di connessioni darebbe minor vibrazione e maggior rigidezza alla nuova soletta collaborante? In generale le viti messe in posizione a 45° creano una più forte connessione col legno rispetto alle viti in posizione ortogonale rispetto alle travi? E di conseguenza una maggior rigidità e una minor vibrazione al calpestio? Esiste una rinforzo legno-legno che sia paragonabile come prezzo, rigidità al rinforzo in cls?
Risposta a cura di Mauro Andreolli, TimberTech
Pubblicato il 13/12/2020
In linea di principio il suo tecnico ha detto una cosa giusta: sono possibili più soluzioni per arrivare al risultato sperato. Per operare una scelta non conviene concentrarsi solo sul tipo di connessione utilizzata ma eseguire un confronto in termini prestazionali: quale rigidezza della trave rinforzata otterrò? quale sarà la deformazione in condizioni di servizio? quali le prestazioni legate alla verifica di vibrazione?. A tal proposito segnaliamo che la Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 C.S.LL.PP.. riporta al paragrafo C4.4.7 una serie di indicazioni legate alle verifiche di vibrazione dei solai. Solo i calcoli permetteranno un confronto volto all'ottimizzazione della soluzione strutturale, prestando inoltre attenzione alla corrispondente valutazione economica.
Nel caso di strutture composte le viti che lavorano assialmente a 45° presentano in effetti alcuni vantaggi: sono molto rigide e qualora siano presenti tavolati continui si ha solamente una modesta riduzione in termini di resistenza e rigidezza (nel caso di viti lavoranti a taglio invece spesso è necessario interrompere localmente il tavolato per evitare una forte riduzione delle prestazioni meccaniche del connettore). Come scritto in precedenza il confronto tra diverse soluzioni va fa fatto comunque confrontando le prestazioni dei solai rinforzati con le diverse tecniche e non tanto il singolo connettore (in fase di progetto si potranno infatti modificare ad esempio gli interassi dei connettorri per aumentare le prestazioni).
Certamente anche i rinforzi legno-legno sono una possibilità interessante, ne riportiamo alcune indicazioni in un'altra risposta. In questo caso una difficoltà potrebbe essere legata alla necessità di mettere in opera pannelli in legno della lunghezza del solaio, cosa non sempre facile nel caso di interventi su edifici esistenti in centro città.