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Come intervenire nel caso di mobili attaccati dai tarli?
Nella casa in montagna ho una credenza in abete attaccata dai tarli. Cosa posso fare?
Risposta a cura di Massimo Del Senno, Esperto Tecnologia del Legno
Pubblicato il 28/08/2020
Occorre innanzi tutto verificare di che insetto effettivamente si tratti. Se i fori di sfarfallamento hanno un diametro dell'ordine di un paio di millimetri si tratta di un anobium, che potrebbe attaccare anche manufatti in legno di latifoglia, ma in genere si insedia su legno già compromesso da attacchi fungini, o comunque esposto all'umidità. Fori (con bordo sfrangiato) del diametro di 5-6 mm sono da attribuirsi a un attacco di capricorno, che si insedia esclusivamente su legno di conifera, ma può determinare danni anche significativi ALLE PARTI STRUTTURALI. La prima cosa da fare è verificare se ci sono ancora, in corrispondenza ai fori di sfarfallamento, cumuli di rosura (dalla forma degli elementi, con l'aiuto di una semplice lente d'ingrandimento si può risalire alla specie, elementi cilindrici sono tipico del capricorno, subsferici sono tipici degli anobidi)
E', raccomandabile un intervento locale (iniezione di insetticida nei fori) e un trattamento preventivo (anche su altri manufatti eventualmente esposti) in genere eseguibile a pennello. In genere si ricorre a a piretroidi di sintesi (permetrina o simili) efficaci e , entro certi limiti, poco pericolosi, ma da utilizzare sempre con estrema cautela specie in ambienti frequentati da bambini o animali domestici, Nel caso di attacchi di entità tale da richiedere trattamenti a spruzzo o a pressione si impone il ricorso ad operatori specializzati.