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Unioni con viti a trazione possono essere considerate dissipative?
Unioni con viti a trazione possono essere considerate dissipative?
Risposta a cura di Roberto Tomasi, Norwegian University of Life Sciences
Pubblicato il 31/08/2020
Le unioni con viti a trazione non sono da considerarsi collegamenti di tipo dissipativo.
Una precisazione su questo punto viene fatta anche nelle Norme Tecniche per le Costruzioni al punto 7.7.6: “ ... Al fine di garantire lo sviluppo del comportamento ciclico dissipativo in corrispondenza delle zone assunte come dissipative, tutti gli altri elementi strutturali e/o connessioni devono essere progettati con adeguati valori di sovraresistenza, come indicato nel § 7.7.3. Tale requisito di sovraresistenza si applica, in particolare, a: a) collegamenti di elementi tesi o qualsiasi collegamento alle strutture di fondazione;”
Le versioni attuali degli eurocodici non riportano indicazioni specifiche, ma nella bozza della nuova versione dell’Eurocodice 8 sono riportati esempi di collegamenti con viti a trazione che non possono essere considerati come dissipativi.
Nel caso di viti poste inclinate rispetto ad il piano di taglio, come nella figura seguente, si ipotizza in genere, ai fini del calcolo della capacità portante, che si attivino solamente le resistenze parallele al gambo dei connettori.
In una configurazione ad X delle viti, una vite della coppia funge in questo modo da diagonale tesa e risulta quindi sollecitata a trazione. Uno studio esaustivo di tali collegamenti è riportato in: Tomasi, R., Crosatti, A., Piazza, M. Theoretical and experimental analysis of timber-to-timber joints connected with inclined screws (2010) Construction and Building Materials, 24-9. Sia i modelli teorici che che i risultati sperimentali hanno confermato la scarsa capacita’ dissipativa di questi sistemi di collegamento.