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    Sto calcolando una capriata in legno. Per l'unione di carpenteria puntone-catena è fattibile dal punto di vista normativo e del calcolo un dente doppio e arretrato?

    Sto calcolando una capriata in legno. Per l'unione di carpenteria puntone-catena è fattibile dal punto di vista normativo e del calcolo un dente doppio e arretrato? Come ne affronto il calcolo?

    Risposta a cura di Mauro Andreolli, TimberTech

    Pubblicato il 02/01/2020

    Può realizzare un giunto a dente doppio, prestando attenzione ad alcuni accorgimenti.

    Le verifiche di resistenza dei nodi di carpenteria sono governate, innanzitutto, dalle sollecitazioni di compressione trasmesse attraverso le superfici di contatto (indicate con le lettere b e c nella figura di seguito). Altra modalità di rottura da presidiare è la rottura a taglio del tallone della catena (indicata con la lettera a nella figura di seguito): si tratta di una modalità di rottura molto fragile, che può essere influenzata dal contributo negativo della nascita di trazioni ortogonali alla fibratura a seguito di una rotazione dell'estremità puntone che tende a sollevare il tallone.

    nodo_puntone_-_catena_01.jpg

    Le principali tipologie di nodo puntone-catena sono:

    • dente semplice
    • dente arretrato
    • dente doppio

    La configurazione geometrica di quest'ultimo nodo ha il vantaggio di aumentare sia la lunghezza del tallone, sia il rapporto tra la superficie portante e la profondità dell'intaglio massimizzando quindi la resistenza del giunto. Per contro la realizzazione di tale giunto richiede una precisione realizzativa maggiore, al fine di assicurare il contatto di entrambi i denti. Si invita a seguire le indicazioni sul calcolo riportate nelle risposte collegate e nel capitolo 3.2 del testo "Piazza M., Tomasi R., Modena R., Strutture in legno - Materiale, calcolo e progetto secondo le nuove normative europee, Hoepli Editore".

    Si ricorda inoltre che i nodi di carpenteria sono collegamenti in cui la trasmissione delle azioni avviene per contatto e quindi, qualora siano soggetti ad inversione del segno delle sollecitazioni, possono subire sconnessioni. Per questo motivo devono essere posti in opera adeguati collegamenti metallici in grado di evitare che la connessione vada in crisi in seguito ad inversione della sollecitazione. Di seguito sono riportati diversi tipi di rinforzi: mediante bulloni, mediante staffe laterali chiodate, mediante una reggia di chiusura. Si possono in alternativa inserire anche viti a tutto filetto.

    capriata_02.jpg

    000-carpenteria_01.jpg

    Dal punto di vista normativo si raccomanda di rispettare le condizioni ai paragrafi 7.7.2 e 7.7.6 delle NTC e soddisfare le prescrizioni riportate nel paragrafo 7.7 delle CNR-DT 206/2007.

    Risposta gentilmente concessa da promo_legno