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    Per la realizzazione di pareti intelaiate leggere in CD "B" e CD "A" posso utilizzare pannelli di fibrogesso?

    Per la realizzazione di pareti intelaiate leggere in CD "B" e CD "A" posso utilizzare pannelli di fibrogesso?

    Risposta a cura di Maurizio Follesa, dedaLEGNO

    Pubblicato il 12/05/2020

    I pannelli di fibrogesso, prodotti in conformità alla norma EN 15283-2 e collegati all’intelaiatura con cambrette o graffe, come comunemente vengono chiamate, sono una soluzione sempre più utilizzata per la realizzazione del rivestimento strutturale delle pareti di edifici a pareti intelaiate.

    Per quanto riguarda i riferimenti presenti nelle NTC 2018, essi non sono compresi tra i pannelli strutturali di rivestimento delle pareti di taglio elencati al paragrafo 7.7.2 “Materiali e proprietà delle zone dissipative” che cita unicamente i pannelli di particelle, compensato e OSB. Tuttavia, al punto C.7.7.2 della Circolare Applicativa delle NTC 2018 viene specificato “Nel caso di pannelli realizzati con altri materiali la loro possibilità di utilizzo nelle zone considerate dissipative deve essere valutata sulla base di comprovata documentazione tecnico-scientifica, basata su sperimentazione, in accordo con norme di comprovata validità”. Pertanto, fatta salva la valutazione basata su sperimentazione eseguita ad esempio mediante prove sperimentali cicliche eseguite sulle zone dissipative in conformità a quanto previsto dalla norma EN 12512, il loro utilizzo è ammesso.

    A questo proposito si fa presente che ricerche eseguite presso l’Università di Trento (Sartori, T., Tomasi, R. (2013). Experimental investigation on sheathing-to-framing connections in wood shear walls. Engineering Structures, 56, pp. 2197- 2205.) e nell’ambito del progetto del progetto di ricerca SERIES (Casagrande, D., Grossi, P., Tomasi, R. (2016). Shake table tests on a full-scale timber-frame building with gypsum fibre boards. European Journal of Wood and Wood Products, 74(3), pp. 425-442.) ne hanno dimostrato la piena applicabilità come pannelli di rivestimento di pareti intelaiate in edifici realizzati in zona sismica, pur sottolineando tuttavia un livello di duttilità e dissipazione di energia inferiore delle pareti intelaiate rivestite con fibrogesso rispetto alle pareti realizzate con pannelli a base di legno (OSB e compensato) e connessioni chiodate.

    Per quanto riguarda la classe di duttilità, a meno di non dimostrarla mediante la sperimentazione citata in precedenza in base al rapporto di duttilità statica delle zone dissipative (ovvero il collegamento con graffe dei pannelli all’intelaiatura per analogia a quanto avviene per le pareti inteliate rivestite in compensato o OSB collegati all’intelaiatura con chiodi) che deve essere pari a 6 in CD”A” e a 4 in CD”B” per almeno tre cicli a inversione completa senza che si abbia un riduzione di resistenza maggiore del 20%, le regole prescrittive sulle zone dissipative al paragrafo 7.7.3.1 delle NTC 2018 “Precisazioni” recitano: “Le disposizioni di cui al precedente capoverso (NDR quelle relative al rapporto di duttilità statica) possono considerarsi soddisfatte nelle zone dissipative di ogni tipologia strutturale se si rispettano le seguenti prescrizioni: a) i collegamenti legno-legno o legno-acciaio sono realizzati con perni o con chiodi presentanti diametro d non maggiore di 12 mm ed uno spessore delle membrature lignee collegate non minore di 10d; b) nelle pareti e nei diaframmi con telaio in legno, il diametro d dei chiodi non è superiore a 3,1 mm e il materiale di rivestimento strutturale è di legno o di materiale da esso derivato, con uno spessore minimo pari a 4d. Qualora alcune o tutte le precedenti prescrizioni non siano rispettate, ma sia almeno assicurato lo spessore minimo degli elementi collegati pari, rispettivamente, a 8d per il caso a) e a 3d per il caso b), le zone dissipative saranno da considerare in classe di duttilità CD “B”. In alternativa alle prescrizioni di cui sopra, per le zone dissipative di classe CD “B”, i collegamenti meccanici a gambo cilindrico possono essere progettati per garantire lo sviluppo di almeno una cerniera plastica nel gambo dei connettori metallici in accordo ai meccanismi di collasso riportati nelle normative e documenti tecnici di comprovata validità di cui al Capitolo 12“. Pertanto, non essendo pannelli a base di legno e non essendo collegati con chiodi, secondo queste regole i pannelli di fibrogesso possono essere utilizzati unicamente in CD “B”, fatto salvo lo spessore minimo pari a 3d dei pannelli di rivestimento o in alternativa lo sviluppo di almeno una cerniera plastica nei collegamenti dissipativi.

    Infine, a titolo di completezza, si fa presente che sia nelle Istruzioni CNR DT 206-R1/2018 che nella bozza di revisione del capitolo relativo agli edifici a struttura di legno dell’EC8 attualmente in discussione in sede CEN e parzialmente pubblicata in alcuni articoli scientifici (Follesa, M., Fragiacomo, M., Casagrande, D., Tomasi, R., Piazza, M., Vassallo, D., Canetti, D., Rossi, S. (2018). The new provisions for the seismic design of timber buildings in Europe. Engineering Structures, Special issue “Seismic Wood Structures”, Vol. 168, 1 August 2018, pp. 736-747) gli edifici a pareti intelaiate rivestite con pannelli di fibrogesso sono citati e ammessi con uno spessore minimo di 12 mm e unicamente in CD “B”.