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Quale soluzione progettuale si deve adottare per coperture in legno in zona climatica E?
Vorrei un vostro parere sulla seguente voce di capitolato che mi è stata proposta per la realizzazione di un tetto in legno a Bologna, zona climatica E. Solaio di copertura costituito da struttura principale e secondaria in legno lamellare incollato di abete di 1^ scelta classe GL24h, incollate con resine all'urea, impregnato a pennello di impregnante tipo Xilamon. Pacchetto costituito da: doppio assito incrociato di spessore 25+25 mm, con tavolato inferiore in vista realizzato con perline in abete maschiate e trattamento impregnante con prodotto antitarlo, antimuffa, idrorepellente; barriera al vapore 145 gr; isolante in pannelli di polistirene estruso sp. 80 mm con listelli interposti ogni 120 cm, listelli di chiusura isolante e di testata 50x60 mm; pannello tipo OSB sp. 15 mm; guaina impermeabile ardesiata adesiva; coppi in laterizio.
Risposta a cura di Alessandro Prada, Università di Trento
Pubblicato il 10/12/2019
Vedendo la soluzione proposta mi sembra di intuire che ci siano dei vincoli sullo spessore della copertura. La stratigrafia proposta difficilmente rispetterà i valori limite di trasmittanza della zona climatica E. Questo perché lo strato isolante non è continuo ma interrotto dai listelli, i quali creano i cosiddetti ponti termici minori. Anche la diffusione del vapore non mi sembra ottimale poiché sono presenti due strati ad elevata resistenza quali la barriera al vapore e la guaina ardesiata. Sarebbe opportuno sostituirle con un freno al vapore e un telo traspirante, anche se la presenza dell’ EPS riduce comunque la trasmissione del vapore attraverso la struttura.
Risposta gentilmente concessa da promo_legno