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#Tecniche costruttive #Isolamento termico #Condensa #Durabilità
Vorrei un vostro giudizio sulle stratigrafie di una blockhause che ho recentemente acquistato
Ho di recente acquistato una casa (blockhause) costruita nel 2012. La stratigrafia è composta da: alcune pareti esterne composte da bilama di abete rosso 9 cm + cappotto esterno in EPS 12 cm, altre pareti esterne composte da cartongesso + lana di roccia, 5 cm + bilama 9 cm+ cappotto in EPS 12 cm. Il tetto è composto da perlina da 3.5 cm di abete + freno vapore +12 cm di polistirene espanso + guaina bituminosa + ventilazione 4 cm e tegola finale. Vi chiedo se tali stratigrafie potrebbero creare qualche problema e quindi deteriorare il legno? In previsione di un ripristino della pittura esterna (nel cappotto) ero orientato su un prodotto elastomerico in quanto mi aiuterebbe a gestire alcune piccole crepe creatasi in fase di assestamento, però ho sempre il timore di chiudere troppo la "respirazione" del legno.
Risposta a cura di Alessandro Prada, Università di Trento
Pubblicato il 02/01/2020
I problemi di durabilità di una struttura in legno sono principalmente legati agli attacchi biotici e ai problemi legati alla condensa interstiziale. Se la struttura è progettata e realizzata a regola d’arte i rischi non sono diversi da quelli di qualsiasi altro materiale. Le stratigrafie proposte prevedono l’utilizzo del EPS come isolante il quale, oltre a ridurre il flusso di calore, limita il passaggio di vapore a causa dell’elevato fattore di resistenza al vapor acqueo. Questo significa che il vapore verrà fermato sul lato interno della parete dell’isolante dove però la temperatura sarà probabilmente maggiore della temperatura di rugiada e non si formerà condensa interstiziale. Per quanto riguada l’intonaco, è opportuno che questo sia più permeabile al vapore rispetto all’EPS al fine di non peggiorare il comportameto della struttura ed aumentare il rischio di condensa interstiziale.
Risposta gentilmente concessa da promo_legno
